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Esperienze con Zyprexa velotab

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Zyprexa velotab

olanzapina

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SODDISFAZIONE COMPLESSIVA

Soddisfazione complessiva

EFFICACIA

Efficacia
nessun effettomolto efficace

EFFETTI COLLATERALI

Quantità effetti collaterali
nessunmolti

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Psicosi (4 opinioni)
Disturbo da stress post-traumatico (0 opinioni)
Disturbo schizoaffettivo (0 opinioni)
Agitazione (0 opinioni)
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Zyprexa velotab

18/10/2015 | Uomo | 19
olanzapina (10mg)
Schizofrenia
Efficacia
Quantità effetti collaterali
Salve, Per chi non ha voglia di leggere tutta la mia storia, faccio un riassunto della mia esperienza: sono un ragazzo di diciotto anni che ha utilizzato lo Zyprexa per un anno (diagnosi di schizofrenia). sospendendolo appena gli effetti collaterali stavano iniziando a diventare terribili, riprendendo la propria vita in mano ormai da anni, senza alcun sintomo. Per c... leggi di piùhi invece la mia storia vuole comprenderla meglio, espongo in maniera estesa ciò che mi è successo, credo che per ciò che ho vissuto, sia doveroso anche parlare un po' di me, della mia personalità. Sono sempre stato un bambino e un ragazzo particolare, da piccolo molto vivace, e con comportamenti differenti da quelli della "massa". Già alle scuole medie il mio livello culturale era molto superiore di quello dei miei coetanei, così come la mia sensibilità, emotiva, credo che queste mie differenze siano dovute sia a una "predisposizione genetica", ma sopratutto agli eventi traumatici che fin da bambino hanno caratterizzato la mia vita, eventi davvero traumatici e privati di cui non mi va di parlare. Già alle medie avevo sviluppato una passione per la musica, iniziando a scrivere per sfogare le mie emozioni represse, e in terza media avevo iniziato ad avvicinarmi a un partito di sinistra, tutto ciò per farvi capire la mia "precoce maturità" rispetto ai miei coetanei. Ma se da un lato sviluppavo le mie passioni, gli anni delle medie furono terribili per me: non avevo amici a causa dei trasferimenti, subivo atti di bullismo dagli altri ragazzi, e dovevo sopportare una condizione familiare terribile. Qui continuò a bruciare una miccia che si era accesa durante il periodo delle elementari, dove avevo vissuto altre brutte problematiche che si ripetevano ciclicamente. Dopo le elementari mi trasferii in un'altra città, e per due anni le cose andarono bene, anzi... Perfettamente. Ero pieno di amici, di energia e di felicità, ma questo periodo di felicità fu brevemente rovinato dal ritorno di una persona e dal conseguente ritorno di una serie di problematiche che peggiorando mese dopo mese, mi portarono nel giro di un anno a rendermi un ribelle, e questo essere "ribelle" mi fece compiere un azione che non avrei mai dovuto compiere: fumare cannabis. Lì ebbi le mie prime psicosi, che rientravano dopo la fine dell'effetto del THC sul cervello. Intanto la situazione familiare peggiora, iniziai a soffrire di derealizzazione e depersonalizzazione, e più questi sintomi aumentavano, più fumavo e più il mio equilibrio mentale peggiorava. Intanto il mio rendimento scolastico calava drasticamente, e il mio umore iniziava a delinearsi come depresso, questa era la fase prodromica della malattia che degenerò quando le situazioni diventarono a casa così pesanti che iniziare a delirare ed avere allucinazioni. Credevo qualcuno mi spiasse, mi sentivo toccato, camminavo con la schiena esageratamente dritta perchè "quello era il modo giusto di camminare", parlavo a bassa voce perchè "quello era il modo giusto di parlare", non ero io che "parlavo in maniera strana", ma gli altri che non capivano, gli altri che erano impazziti. Vedevo tutto come se fossi un bimbo dentro a un brutto sogno, credevo di parlare con dio, e avevo ricordi del passato mai avvenuti ed ENORMI scatti d'ira verso i miei parenti. Questi erano ovviamente segni di una psicosi, e ringrazio il cielo che la gente pensasse che fossi solo drogato, e non ammalato di una cosa così brutta. Ci rido sopra, per non piangere. Decisi di rivolgermi a un medico psichiatra della mia città, già frequentavo una psicoterapeuta, il medico psichiatra (piuttosto giovane e carismatico) mi prescrisse lo Zyprexa, ricordo che io gli chiesi gli effetti collaterali del farmaco, e lui disse che erano solo "un po' di fame in più", ricordo mia madre che chiese al medico per quanto tempo avrei dovuto prenderlo, e lui che fece un gesto a mia madre come per dire "tutta la vita". Provo una ansia paura a far tornare la mente a quei momenti. I deliri finivano ma iniziavo a diventare uno zombi, a dormire tutto il giorno e mangiare. Stavo ore a fissare il muro, e più dicevo questo al medico, più il medico aumentava il dosaggio e più io stavo male fino a quando oltre all'incapacità di concentrarmi, alla sonnolenza e alla fame iniziarono a manifestarsi questi sintomi: -Crisi convulsive -Tremori -Blocchi psico-motori -Midriasi -Sudorazione -Mezzi svenimenti Feci EEG e altri test, lo psichiatra prima disse a mia madre che forse soffrivo di un tumore (feci TAC e risultò negativa), e dopo che soffrivo di epilessia, stavo per iniziare inutilmente la terapia col Depakin, non avevo nessuna epilessia. Intanto anche i sintomi psichiatrici iniziarono a ripeggiorare. Cosa era? L'inizio di un effetto collaterale potenzialmente mortache TUTTI i neurolettici (tipici e atipici) possono causare: la Sindrome Neurolettica Maligna. Riuscì a capirlo solo mia madre. Ella scelse di fare una scelta tragica: mi tolse il farmaco di botto ( che era all'incirca a 8 mg). I primi giorni furono terribili, ebbi probabilmente quello che viene definito da alcuni psichiatri (come Peter Breggin) una sovrapproduzione di dopamina, non mi dilungo su questo argomento perchè non le dovute conoscenze medico scientifiche, so solo che iniziai a delirare, a credere di essere posseduto, a contorcermi e ad avere atteggiamenti che probabilmente avete visto solo nei film horror più inquietanti: quando una mia cugina adulta mi vide, mi confessò in seguito di non aver dormito per due giorni. Diventai anche ossessionato dalla religione, riuscivo a calmarmi solo se mettevo la messa alla tv, iniziai a comportarmi come un bimbo di tre anni, a fare disegnini, mia madre non mi contrastava, fiduciosa che mi sarei ripreso. Una volta tentai di suicidarmi provando a scappare di casa, ma mia madre e mia sorella mi trattennero, resistettero a situazioni davvero terribili senza mai portarmi da uno psichiatra - mi sorvegliavano loro, loro mi fecero da psichiatre. Mi dondolavo, non parlavo, non dormivo, non mi lavavo non mangiavo, non bevevo: mi imboccava mia madre e controllava se bevessi. Quanti succhi di frutta ho potuto prendere. Iniziai a "riprendermi" si fa per dire, dopo un mesetto. Iniziai a giocare a pacman dal PC e a guardare la Tv, facendo un uscita ogni tanto, costretto da mia madre, in cui stavo male e tornavo a casa piangendo. I miei amici, la mia musica, tutto perso, credevo. E l'inguaribilità della malattia, asserita da molti medici, non mi aiutava. Mi aiutò guardare un documentario (Ali Spezzate), che parlava di due donne guarite dalla malattia mentale, ma pensavo: "io non guarirò". Poco a poco però (ci volle tempo) riacquisivo lucidità, da "Mi butto sotto un ponte" passai a "Vado in Svizzera a fare l'eutanasia", da "non mangio", passai a "mangio una volta al giorno, poco", da "Pacman", passai a "Super Mario", anche se ovviamente non stavo minimamente bene, stavo meglio. Passai mezzo anno in tutto per riprendermi, e ripensandoci, è stato poco, ma terribile: un anno a casa, in un divano, senza poter dormire, e fare le cose che prima facevo. Ero così disperato\fuori che, da ateo convinto quale ero, pregavo. Poi mi arrabbiavo e bestemmiavo quel Dio che non voleva salvarmi. Ma un giorno accadde una cosa che, se appunto non fossi ateo, definirei un miracolo: riuscii a dormire. Poi iniziai a giocare con giochi più impegnativi come Silent Hill, e a tornare a parlare e svolgere qualche piccola attività capace di distrarmi. Passarano i giorni, e andò sempre meglio fino a quando capii che tutto era quasi finito: iniziai ad uscire senza stare male. Qualcosa che per me sapeva di incredibile. Tornai a utilizzare la mente, a leggere, ad ascoltare musica: era metà estate, e la scuola sarebbe presto iniziata, ma non ci pensavo, pensavo a divertirmi. Una volta iniziata la scuola, mi trovai bene coi nuovi compagni, trovando perfino una fidanzata con cui ancora sto, e prendendo ottimi voti (media dell'8 eheh), sentendomi fuori da quell'incubo che per troppo tempo avevo vissuto. Non mi dilungo perchè continuare a parlare di questa esperienza mi crea abbastanza ansia, e credo sia normale, ma dico solo che ho ripreso la mia vita in mano. L'unico problema? La paura di una ricaduta. Lo Zyprexa mi aveva quasi ucciso, ma ora da anni ho ripreso la mia vita in mano. Non sto suggerendo di non prendere lo Zyprexa, ho deciso soltanto di raccontare ciò che è successo a me, la mia esperienza. Spero possa essere di aiuto a qualcuno. Un abbraccio, e tanta salute a chi è riuscito a leggere la mia storia. Tutto è possibile! P.S. Mi scuso per eventuali errori grammaticali, ma ho scritto senza rileggere. G.
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Zyprexa velotab

21/03/2013 | Uomo | 41
olanzapina
Schizofrenia
Efficacia
Quantità effetti collaterali
Prendo una volta al giorno lo Zyprexa Velotab 30mg. Poi l'acido folico e la vitamina b12. Mangio bene e in salute. Dormo di più, tra le 12 e le 14 ore al giorno, invece delle normale 8 ore. Sto mezz'ora nella natura, che è sempre utile. La birra va anche bene. L'alcol mi aiuta a rilassarti prima di dormire. Sono psicotico cronico (schizofrenico) già da 15 anni. Gli antipsi... leggi di piùcotici isolano il canale di informazione (restringimento della coscienza). Ti senti bene se prendi questo farmaco e se smetti allora qualcosa va male! Ti metti nei guai in un secondo, è male per la tua salute e soprattutto il cervello ne soffre.
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Zyprexa velotab

16/12/2012 | Donna | 57
olanzapina
Schizofrenia
Efficacia
Quantità effetti collaterali
Sono 15 anni che prendo lo Zyprexa velotab da 15mg. Non ho più la psicosi, meglio di così non può esser. Peccatino però per i piccoli effetti collaterali come prendere peso. Sono molto soddisfatta dello Zyprexa. Dorm bene e non ho problemi. Mi godo la vita!!!
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