Efficacia
Quantità effetti collaterali
Gravità effetti collaterali
Facilità d'impiego
Soffro di depressione e ansia da più di 25 anni, principalmente per colpa degli sbalzi ormonali in vicinanza del ciclo (PCOS) che mi hanno sempre resa molto arrabbiata, nervosa e depressa. All'epoca non sapevo e ho iniziato a prendere gli antidepressivi a 15 anni. Il primo in assoluto è stato il prozac (fluoxetina) insieme a rivotril per l'ansia. Subito dopo alcune settim... leggi di piùane la mia rabbia è sparita ma la tristezza no, anzi è un po' peggiorata. Ho deciso di smettere dopo alcuni mesi. Alcuni anni dopo sono tornata agli antidepressivi e ne ho provati diversi, efexor, paroxetina, wellbutrin, zoloft, ecc sempre con molti effetti collaterali sgradevoli. Ad esempio, la fluoxetina ripresa dopo i 30 anni mi ha procurato l'acatisia, uno stato di irrequietezza orrendo. Wellbutrin mi ha reso più irascibile, facevo degli incubi bruttissimi e avevo idee suicide. La paroxetina mi dava una sensazione stranissima, forse si chiama depersonalizzazione, quando ero in macchina in movimento continuavo a pensare che dovevo aprire la portiera e buttarmi fuori. Sono stata da psichiatri rinomati che mi hanno fatto una diagnosi sbagliata come bipolare e mi hanno riempita di farmaci (seroquel che mi bloccava le gambe, litio, venlafaxina, ecc) alla fine non ce la facevo più e ho chiesto al mio psichiatra del CSM di ricoverarmi, il che è stato l'inizio della mia salvezza dopo 20 anni di sofferenze. Ho trovato medici attenti che mi hanno fatto lunghi colloqui per capire il mio problema, non ero bipolare e perciò mi hanno tolto quasi tutti i farmaci e mi hanno detto che la terapia cognitivo comportamentale mi avrebbe aiutato. Così è stato, con la terapia mi sono sentita molto meglio, ho corretto dei modi di fare che incoraggiavano la depressione e sono riuscita a stare 3 anni senza medicine, solo lo xanax durante gli episodi di ansia grave o attacchi di panico che erano rari. Purtroppo ho vissuto alcuni momenti di forte stress e ho sentito la necessità di tornare ai farmaci ma non volevo tornare ai "xetina" e a nessuno di quelli che avevo preso in passato. Facendo delle ricerche ho trovato questo sito e Amisulpride. Ho chiesto alla mia psichiatra di prescrivermelo dicendole che non avrei preso altro farmaco. Lei mi ha parlato dei problemi legati all'aumento della prolattina ma ero disposta a provarlo. Il farmaco è alquanto miracoloso, non ho mai provato niente di simile. Fa effetto subito dopo i primi giorni, i pensieri negativi spariscono e hai voglia di fare senza essere irrequieto. Se potessi lo consiglierei a tutti. Molti medici hanno dei pregiudizi nei confronti di Amisulpride perché ad alti dosaggi ha un altro utilizzo ma se possibile insistete e provatelo. Io non cambio più. Gli effetti negativi sono un po' di fame all'inizio (dopo circa 3 mesi sparisce), e l'aumento della prolattina. Io soffrivo di cicli abbondanti, dolorosi con risultante anemia e pertanto Amisulpride mi ha aiutato anche in questo senso. Per regolare un po' la prolattina prendo l'agnocasto che in effetti funziona senza interferire troppo con l'amisulpride. Adesso prendo 25 mg al giorno, trovo che vada bene ma ho preso anche 50 mg.
Soffro di depressione e ansia da più di 25 anni, principalmente per colpa degli sbalzi ormonali in vicinanza del ciclo (PCOS) che mi hanno sempre resa molto arrabbiata, nervosa e depressa. All'epoca non sapevo e ho iniziato a prendere gli antidepressivi a 15 anni. Il primo in assoluto è stato il prozac (fluoxetina) insieme a rivotril per l'ansia. Subito dopo alcune settimane la mia rabbia è sparita ma la tristezza no, anzi è un po' peggiorata. Ho deciso di smettere dopo alcuni mesi. Alcuni anni dopo sono tornata agli antidepressivi e ne ho provati diversi, efexor, paroxetina, wellbutrin, zoloft, ecc sempre con molti effetti collaterali sgradevoli. Ad esempio, la fluoxetina ripresa dopo i 30 anni mi ha procurato l'acatisia, uno stato di irrequietezza orrendo. Wellbutrin mi ha reso più irascibile, facevo degli incubi bruttissimi e avevo idee suicide. La paroxetina mi dava una sensazione stranissima, forse si chiama depersonalizzazione, quando ero in macchina in movimento continuavo a pensare che dovevo aprire la portiera e buttarmi fuori. Sono stata da psichiatri rinomati che mi hanno fatto una diagnosi sbagliata come bipolare e mi hanno riempita di farmaci (seroquel che mi bloccava le gambe, litio, venlafaxina, ecc) alla fine non ce la facevo più e ho chiesto al mio psichiatra del CSM di ricoverarmi, il che è stato l'inizio della mia salvezza dopo 20 anni di sofferenze. Ho trovato medici attenti che mi hanno fatto lunghi colloqui per capire il mio problema, non ero bipolare e perciò mi hanno tolto quasi tutti i farmaci e mi hanno detto che la terapia cognitivo comportamentale mi avrebbe aiutato. Così è stato, con la terapia mi sono sentita molto meglio, ho corretto dei modi di fare che incoraggiavano la depressione e sono riuscita a stare 3 anni senza medicine, solo lo xanax durante gli episodi di ansia grave o attacchi di panico che erano rari. Purtroppo ho vissuto alcuni momenti di forte stress e ho sentito la necessità di tornare ai farmaci ma non volevo tornare ai "xetina" e a nessuno di quelli che avevo preso in passato. Facendo delle ricerche ho trovato questo sito e Amisulpride. Ho chiesto alla mia psichiatra di prescrivermelo dicendole che non avrei preso altro farmaco. Lei mi ha parlato dei problemi legati all'aumento della prolattina ma ero disposta a provarlo. Il farmaco è alquanto miracoloso, non ho mai provato niente di simile. Fa effetto subito dopo i primi giorni, i pensieri negativi spariscono e hai voglia di fare senza essere irrequieto. Se potessi lo consiglierei a tutti. Molti medici hanno dei pregiudizi nei confronti di Amisulpride perché ad alti dosaggi ha un altro utilizzo ma se possibile insistete e provatelo. Io non cambio più. Gli effetti negativi sono un po' di fame all'inizio (dopo circa 3 mesi sparisce), e l'aumento della prolattina. Io soffrivo di cicli abbondanti, dolorosi con risultante anemia e pertanto Amisulpride mi ha aiutato anche in questo senso. Per regolare un po' la prolattina prendo l'agnocasto che in effetti funziona senza interferire troppo con l'amisulpride. Adesso prendo 25 mg al giorno, trovo che vada bene ma ho preso anche 50 mg.